ECONOMIA &LAVORO

 
 
 
 
HOME DEL DOSSIER

La task force che spinge Bologna

di Francesco Gaeta

Pagina: 1 2 di 2 pagina successiva
commenti - |  Condividi su: Facebook Twitter|vota su OKNOtizie|Stampa l'articoloInvia l'articolo|DiminuisciIngrandisci
12 gennaio 2010
Nella foto uno sbarco delle truppe speciali turche a Smirne (Afp)

A Bologna vecchio e nuovo si incrociano in un punto preciso, tra via delle Manifatture e via Stalingrado, il passato prossimo inquadrato sulla carta geografica dai due assi cartesiani del fordismo e dell'ideologia del tempo che fu. Nomen omen, perché dietro le mura scrostate di questo angolo di città si stagliano 110mila metri quadrati di capannoni in disuso. Ceduti alla Regione, i sette padiglioni della Bat manifattura tabacchi ospiteranno una squadra a tre punte: università, enti di ricerca, aziende. Lo chiamano tecnopolo, ce ne saranno altri nove in regione. È il nuovo che ristruttura il vecchio: al posto di trinciato e toscano, meccatronica, scienze della vita, biomedicale. Pezzi di futuro, come il progetto Dexmart con cui Claudio Melchiorri, 49 anni, docente di Robotica industriale, sta mettendo al mondo un cameriere elettronico. «Ci occupiamo delle mani. Gambe e braccia, motori e sensori sono in altri laboratori europei». L'umanoide che verrà dovrà muoversi tra i tavolini e servire i clienti di un bar. La Ue ci crede e ha dato 10 milioni di euro. A Bologna il futuro ha un cuore al titanio.

In sintonia con Bruxelles
Parte da qui, dal sintonizzare su scala europea le competenze del territorio, il percorso della Bologna che ricerca e prova a competere sui saperi. L'Alma mater, l'ateneo-città che ogni anno accoglie 100mila matricole, sforna 16mila laureati e ha stipulato 3.500 convenzioni con imprese, è l'esempio di come anche un elefante possa gareggiare con un topolino per correre sulla faglia futuribile dell'innovazione.
C'è una data chiave per capire, ed è il 2004. È allora che l'ateneo decide di dotarsi di un "ufficio ricerca", una task force da 50 persone. I compiti: «reperire fondi per la ricerca di base, catturare finanziamenti Ue, trasferire tecnologie alle aziende, fare sistema sui temi della proprietà intellettuale» spiega Dario Braga, prorettore con delega alla ricerca. Per dirigere il team, l'ateneo chiama tramite avviso su The Economist un manager Microsoft, il francese Bruno Quarta, una start up alle spalle nel settore telelavoro e anni passati al Microsft Resaerch di Cambridge. «Sapevano – racconta Quarta – che i fondi nazionali sarebbero progressivamente calati. E che il serbatoio a cui attingere sarebbe stato europeo». Occorreva che qualcuno mettesse i ricercatori in squadra sul piano del management e spiegasse che il vento stava girando. Quarta si è munito di valigetta e ha cominciato un tour nell'Alma mater. «Ho fatto 39 presentazioni sul piano strategico della ricerca. Per i fondi europei, abbiamo evidenziato i settori strategici per Bruxelles, gli errori da evitare, le buone pratiche per compilare un progetto». Il team cresce, persuade, supera diffidenze e crea consenso. Anche all'esterno. Quando tre anni fa Bologna, da sempre competitiva sull'agroalimentare, viene consultata insieme a tutte le università europee sulla nuova piattaforma tecnologica del food, è l'unica a rispondere in due giorni al piano della Commissione «grazie al lavoro pancia a terra, giorno e notte dei docenti insieme al nostro team ricerca». Oggi i risultati di questo lavoro, costato 750mila euro, sono su un grafico che disegna una dinamica paradigmatica: i fondi ministeriali si sono pressocché dimezzati (da oltre 20 milioni a poco più di 10), quelli comunitari sono triplicati (da 5 a oltre 15 milioni), in linea peraltro con quelli in arrivo dalle aziende private. Nell'Italia che destina lo 0,56% del Pil a R&S a fronte dell'obiettivo del 3% fissato dal protocollo di Lisbona per il 2010 (si veda Il Sole 24 Ore dell'8 gennaio) la previdente Alma Mater ha fatto una scelta netta. Ha puntato su una tecnoburocrazia efficiente e ha spostato la cassaforte di qualche migliaio di chilometri. Verso il nordeuropa invece che il centroItalia. E anche per questo è riuscita a produrre 55 brevetti in due anni. «Siamo una struttura pubblica - conclude Quarta - ma questo non vuol dire che si può entrare, prendere e portar via. Si deve anche pagare. La ricerca pubblica è di tutti ma non è gratis». Bill Gates ha fatto scuola e un pezzettino del suo alito vitale si è spostato in Emilia Romagna.

Eccellenze: la biosensoristica
Il management che lega i laboratori alla fonte dei finanziamenti non è un dettaglio del modello Bologna, ma l'essenziale. E lo si vede in storie come quelle di Luca Benini, 42 anni, docente di Elettronica, cinque anni tra Stanford e Paolo Alto, 400 articoli scientifici alle spalle. Benini si occupa di sensori inerziali e accelerometri per biofeedback. In pratica "allarmi elettronici" applicati al corpo umano per segnalare inefficienze. Il suo team multidisciplinare ne ha progettato uno da piazzare all'altezza della quinta vertebra dell'uomo, ha collegato un impianto wi-fi a un auricolare e ha risolto così i problemi di chi, magari a causa di un parkinson, sta per assumere una postura pericolosa. «Una voce avverte il paziente di correggere in tempo reale il movimento» dice. Il personal trainer è costato tre anni di lavoro condotto con l'università svedese di Gronigen, il più avanzato centro di ricerca del settore che sta a Tel Aviv e l'accademia slovacca delle scienze. E ha attinto a fondi Ue: 2,5 milioni a cui si è aggiunta una partnership con la fondazione Robert Bosch. Il prototipo è appena stato ultimato, quel che resta da fare è la sua riproducibilità industriale. A quanto pare la lista dei pretendenti è lunga.

  CONTINUA ...»

12 gennaio 2010
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Pagina: 1 2 di 2 pagina successiva
RISULTATI
0
0 VOTI
Stampa l'articoloInvia l'articolo | DiminuisciIngrandisci Condividi su: Facebook FacebookTwitter Twitter|Vota su OkNotizie OKNOtizie|Altri YahooLinkedInWikio

L'informazione del Sole 24 Ore sul tuo cellulare
Abbonati a
Inserisci qui il tuo numero
   
L'informazione del Sole 24 Ore nella tua e-mail
Inscriviti alla NEWSLETTER
Effettua il login o avvia la registrazione.
 
 
 
 
 
 
Cerca quotazione - Tempo Reale  
- Listino personale
- Portfolio
- Euribor
 
 
 
Oggi + Inviati + Visti + Votati
 

-Annunci-